Avrei bisogno di una macchina del tempo per tornare indietro e rimediare all’immane ritardo con cui mi appresto a recensire Timeless. Quattordicesima puntata, ormai siamo alle battute d’arresto e nulla ancora si sa del futuro di questa serie. Il mio pensiero a riguardo l’ho già espresso più volte quindi per stavolta non mi ci soffermo.
Le cose per il nostro Team Time si sono complicate ora che Rittenhouse ha preso definitivamente il comando delle industrie Mason. Con Wyatt sotto interrogatorio, Lucy e Rufus devono affrontare il prossimo viaggio da soli. In realtà a loro verrà affiancato un sostituto di Wyatt. Vogliamo parlare della sua “utilità” ai fini della puntata? No, perché non l’ha avuta. Passiamo oltre.
Questa volta devo dire, con mia grande sorpresa, che la scelta dell’evento storico non ha suscitato in me particolare interesse. La puntata di per sè è stata buona, non ne ho ancora vista una che non mi sia piaciuta, però l’ho trovata un po’ sottotono rispetto a quelle passate. Inoltre Timeless si sta avvicinando al finale di stagione e l’impressione che sto avendo è che invece di avvicinarsi ad una soluzione definitiva il brodo si stia allungando verso un finale che temo non porterà a niente.
Ancora una volta Timeless stupisce con la scelta di inserire due personaggi storici ad affiancare Lucy e Rufus.
Il primo Hemingway: il famoso scrittore si dimostrerà fin da subito interessato ad aiutarli, proprio la frase “Generazione Perduta” resa celebra dal suo primo romanzo, dà il titolo a questa puntata.
L’uomo li presenta a Josephine Baker, famosa ballerina, che durante il secondo Conflitto Mondiale avrebbe giocato un ruolo di spia, anche lei entusiasta e disponibile di aiutarli.
Lucy è ovviamente provata dalla scoperta che suo padre è il capo di Rittenhouse. Credo tuttavia che senza l’incontro e lo scambio di battute avvenuto all’inizio di puntata, la donna non sarebbe mai riuscita a convincere Charles Lindembergh a scegliere per se stesso il suo futuro senza per forza accontentare suo padre.
Secondo la storia Charles diventò un sostenitore del nazismo e un antisemita. Lucy parlandoci riesce a convincerlo che può avere una vita tranquilla, che può costruirsi un futuro migliore con le sue mani. L’uomo sembra convinto dalle parole di Lucy, ma quando il Team Time torna nel presente scoprono che in realtà non è cambiato nulla. Sarà questa la dimostrazione che per quanto ci si provi il destino è irrimediabile?
Verso la fine della puntata, vediamo la madre di Lucy consegnarle un diario. Nulla di strano se non fosse che è proprio il diario in possesso di Flynn e che l’uomo dice di aver rubato a lei, come dimostrano le iniziali “L P” sulla copertina. Speriamo sia il segno che ci stiamo avvicinando a scoprire cosa lega questi due personaggi.
Le prossime saranno le ultime due puntate, il Team Time di nuovo ricomposto dopo la fuga di Wyatt e con l’appoggio dell’agente Christopher deve escogitare un piano per fermare definitivamente Rittenhouse.
Io sono pronta a seguirla nel loro prossimo viaggio e vi do appuntamento al finale di stagione!
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